lunedì 29 settembre 2008

Riflessioni di fine settembre.

Da qualche giorno io faccio delle riflessioni…
Rifletto su cosa sia il rugby a Marsala. Più rifletto più acquisisco consapevolezze.
Quest’estate, attenzione sul rugby, sembrava nuovamente montata. Venivamo dal campionato giocato con il Porto Empedocle e il numero di persone coinvolte in quel progetto lasciava presagire cose buone…
All’inizio della bella stagione, io stesso, avevo l’impressione che il momento fosse finalmente giunto. Al primo appuntamento organizzato al lido Signorino, l’interesse suscitato era veramente tangibile nel numero di giocatori e di osservatori presenti. In molti chiedevano Rugby!
Tuttavia pur considerando un successo gli altri appuntamenti, a ben guardare l’attenzione stava già scemando!
Quelli di Sciacca con cui avevamo un progetto in cantiere e che mi chiamavano continuamente ora sono praticamente latitanti.
Gli allenamenti al campo di via Istria, il mercoledì sera , sono diventati appuntamenti sempre meno frequentati… per non parlare di quelli organizzati su richiesta al bowling.
Francamente , e lo dico con la massima serenità interiore, io credo di aver fatto molto per questo sport.
Ma non posso fare a meno di fare un consuntivo . E il bilancio e’ in rosso!
Dove sono tutti quelli che chiedevano rugby e che venivano agli appuntamenti?
Avevamo preso un impegno con il Palermo.
Portare i ” top ten” al velodromo per farli allenare con i palermitani. E già ci preoccupavamo di come trasportare il gruppo a Palermo…
Di fatto dopo un mese che già ci alleniamo su quel campo , l’unico “Top” che con me mantiene fede agli impegni presi e’ solo quel pazzo di Marco Di Santo!
Ed e’ solo quel pazzo di Marco Di Santo che continua a “fare” per cercare di costruire un progetto scolastico!
Degli altri “Top” non c’e’ traccia. Come non c’e’ traccia di quelli che dovevano costituire le varie squadre per il torneo “Rino”. E lo zoccolo “duro ,sano e intelligente” pure non si sa dove sia finito…
Aspetto le vostre riflessioni…

10 commenti:

kosovaro ha detto...

che dire a sig?
io continuo a fare quello in cui credo, però non me la prendo con quelli dalle tante parole...
una regola del rugby è che ognuno dve essere responsabile delle proprie azioni.

Mi chiamo Sigfrido Russo e ho 38 anni. ha detto...

infatti abbiamo lo stesso credo e facciamo insieme le stesse cose!!!
Ci rimango male solo perchè ,valutando gli individui e le loro belle parole, appuro - per l'ennesima volta - la pochezza dell'essere umano...
Ancora una volta mi chiedo ...dove sono finiti i rugbisti?

kosovaro ha detto...

rispondo nuovamente a sig perchè il mio pensiero sull'argomento sia noto.
certe domande non me le pongo nemmeno, tantomeno ho mai chiamato o pressato nemmeno chi non teneva fede a impegni presi, sempre perchè credo che un uomo debba essere responsabile delle proprie azioni.
non vedo nemmeno l'apporto che ho dato a questo sport, anzi, gli sono grato, perchè il rugby mi ha dato tanto.
se non avessi avuto e non avrei ancora quel piacere nel praticarlo e, cosa più importante, se non mi sentissi un ancora rugbysta, avrei già mollato tutto da tempo.
proprio perchè amo questo sport sono amico di tutti quelli che lo praticano, perchè così ho anch'io la possibilità di poterlo praticare.
a quanti invece parlano e basta, a quelli che ogni volta "ci vediamo stasera all'allenamento" e poi li incontro per caso dopo qualche anno, a chi si raccomanda di chiamarlo, perchè "non sapeva niente", e, dopo aver saputo. "purtroppo ho avuto degli impegni", che dire?
sono anch'essi il risultato di questa società.
da molto tempo ho abbandonato i propositi di "salvatore della patria", per cui non mi sento responsabile per il comportamento degli altri.
al contempo, credo che la società si possa migliorare e che questa evoluzione sia possibile solo se ogni individuo prende coscienza del suo ruolo e si impegna nell'affrontarlo.
io cerco di fare la mia parte nel lavoro, nel rugby, nella famiglia.
dal momento che ho dei figli e che cerco di insegnare loro il senso di responsabilità, mi auspico che possano far parte di una società un pò più civile di quella che viviamo adesso.
in conclusione, saluto tutti e ringrazio anticipatamente quanti verranno mercoledi al campo rendendo così possibile la mia partecipazione.

eraclix ha detto...

Beh..io me ne fotto..mi diverto con il rugby e lo promuovo ..chi non viene non sa (o forse si) cosa si perde ma non credo nei siculi per cui per quale motivo dovrei sorprendermi di queste sciocchezze rispetto alle grandi problematiche di questa terra a cui i meridionali non pensano assolutamente di metter mano. Nel 2001 avevo lasciato ad altri il testimon eventuale del marsala rugby ma nessuno lo ha voluto portare avanti..Divertiamoci e "soccu arrinesce si cunta" aspettarsi di meglio è solo veleno per la mente e l'entusiasmo personale e, consentitemi, mancanza di obiettività..Caro SIG girati intorno.."CHISSI SEMU"

Anonimo ha detto...

A sig vorrei della informazione sull'effetto delle vasche di acqua congelata sui muscoli, grazie

SPARTANO

Anonimo ha detto...

@spartano:è per i micro traumi che i rugbysti sopportano le tinozze di ghiaccio. Il rugby moderno non può aspettare e così i giocatori devono essere in forma velocemente..botte comprese
by eraclix

Anonimo ha detto...

"insistiscici"..dicono in campagna..

Anonimo ha detto...

la terapia con il ghiaccio e' una terapia antichissima che sfrutta l'effetto antinfiammatorio che il freddo ha sugli organismi viventi.

Sigfrido

Anonimo ha detto...

grazie a tutti per avermi illuminato

SPARTANO

Anonimo ha detto...

Io posso solo chiedere scusa per il mio assenteismo, ma il mercoledì ho già altri impegni che sono in concomitanza all'orario dell'allenamento

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks