mercoledì 24 settembre 2008

soldi e bandiere..




Con l'avvento del professionismo, i soldoni dei diritti televisivi e deoi contratti miliardari ai giocatori..anche le bandeiere nazionali si sono sbiadite , scolorite o ammainate.


Braveheart questa volta non c'entra, e neppure la secolare battaglia per l'indipendenza dalla perfida Albione. La guerra che la Federazione scozzese ha lanciato all'Inghilterra è tutta sportiva e riguarda le convocazioni per il prossimo raduno della nazionale in vista dei Test Match autunnali. Ed è una battaglia che, indirettamente, riguarda anche l'Italia di Nick Mallett.
Ma di cosa stiamo parlando? Semplice, la Premier Rugby, l'organizzazione che gestisce e controlla la Guinness Premiership, il campionato inglese, ha negato l'autorizzazione ai giocatori stranieri che giocano in Inghilterra di partecipare ai raduni di settimana prossima. Raduni fondamentali per preparare al meglio i Test Match autunnali, partite che saranno decisive non solo per preparare il prossimo 6 Nazioni, ma soprattutto per decretare quel ranking mondiale da cui scaturiranno i prossimi gironi mondiali.L'Italia, quindi, dovrà fare a meno di Bortolami, Nieto, Aguero, giusto per fare tre nomi, ma altre nazioni dovranno rinunciare a ben più giocatori.


La scozia da canto suo ha FATTO RICORSO AL BOARD contro la decisione inglese..Chi vincerà?


Io sono favorevole al campionato inglese ed ai contratti delle squadre..tutto ha il suo tempo e voi?

3 commenti:

kosovaro ha detto...

caro eraclix, ogni cosa ha il suo tempo...così anche il rugby?
è forse tramontato quello spirito che lo caratterizza?
non è più onere morale del rugbysta una determinata linea che lo caratterizza e differenzia dai mercenari che pensano al loro tornaconto, come avviene in tutti gli altri campi, sportivi e non?
a volare alti, prima o poi, si precipita.

alla prossima.

Mi chiamo Sigfrido Russo e ho 38 anni. ha detto...

io vedo il rugby come uno stile di vita. Un codice deontologico che caratterizza un individuo.
il resto non c'entra...e 'la Premier Rugby non e' il rugby!
E solo una stortura che mira ha interessi economici.Il problema e' che tutto ciò, e' inevitabile conseguenza del moderno mondo globale.
Chi vincerà? Sperò il rugby come codice romantico e deontologico. Se vincesse il business-rugby sarebbe l'inizio della sua fine...

eraclix ha detto...

ma non è stortura..non confondiamo lo spirito che è nel college di rugby e nel rugby della serie c o delle categorie giovanili e il rugby agonistico che diventa spettacolo e professione..sig e kosso siete un po troppo moralisti..aiuto i taleban rugbysti!!!

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks