lunedì 26 gennaio 2009

Il Talmud, La Shoah e il conflitto Israelo-Palestinese (Parte prima)


Son mancato appena 3 giorni ed ho notato che vi siete sbizzarriti nel pubblicare diversi posts, e c'è chi ha pubblicato quasi in toto l'intero trattato sui diritti umani ( tu ne sai qualcosa vero Marco?!!!!), ma non posso nascondere una certa perplessità su un commento fatto sul post "le verità nascoste" pubblicato da Eraclix, dove venive espressa un parere assolutamente differente da quello mio che se anche non condivido lo accetto, ma quello che mi ha creato delle perplessità è stato quello di leggere l'accanimento contro Israele continuando a dipengerli come se fossero loro a non volere la pace in Medio Oriente e vorrebbero la distruzione del mondo islamico e non viceversa, ed a ragione delle proprie argomentazioni ha riportato alcune frasi del Talmud ( il testo sacro dell'ebraismo) che sembrerebbe dargli ragione.
Beh, questa sua dotta scienza che non immaginavo possedesse mi ha alquanto incuriosito, e pur sapendo superficialmente cosa fosse il Talmud decisi di fare una ricerca su internet cercando in Wilkipedia che ritengo una fonte più che attendibile e qui ne riporto alcuni passi
Il Talmud (תלמוד) (che significa insegnamento, studio, discussione dalla radice ebraica LMD) è uno dei testi sacri dell'Ebraismo: diversamente dalla Torah, il Talmud è riconosciuto solo dall'Ebraismo, che lo considera come la Torah orale, rivelata sul Sinai a Mosè e trasmessa a voce, di generazione in generazione, fino alla conquista romana. Il Talmud fu fissato per iscritto solo quando, con la distruzione del Secondo Tempio, gli ebrei temettero che le basi religiose di Israele potessero sparire.
Il Talmud consiste in una raccolta di discussioni avvenute tra i sapienti (hakhamim) e i maestri (rabbim) circa i significati e le applicazioni dei passi della Torah scritta, e si articola in due livelli:
la Mishnah (o ripetizione) raccoglie le discussioni dei maestri più antichi (giungendo fino al II secolo);
la Gemara (o completamento), stilata tra il II e il V secolo, fornisce un commento analitico della Mishnah.
Il Talmud è anche conosciuto con il nome di Shas, acronimo di Shisha Sedarim, i sei ordini (Zeraim, Moed, Nashim, Nezikin, Kodashin, Tohorot) in cui è divisa la Mishnà. La suddivisione del Talmud è identica a quella della Mishnà: i Shisha Sedarim si suddividono in Massechtot - trattati, i quali a loro volta sono composti da capitoli.
Secondo la tradizione ebraica la Torah scritta non può essere applicata senza la Torah orale.
Il Talmud è sorto come tradizione orale senza alcuna formula scritta; in seguito alla crisi spirituale vissuta dal popolo ebraico i Maestri decisero di metterla per iscritto. Alcuni Rabbini considerarono che, per l'immenso volume dello scritto, non vi fosse un vero e proprio ordine cronologico nella struttura del Talmud, con ciò non escludendo la possibilità che un ordine strutturale esista nel Talmud in quanto rivelazione divina.
Interessante notare come spesso ogni argomento, come quello delle cure mediche effettuate tramite gli elementi reperibili in natura, quello delle feste o ancora espliciti riferimenti alla mistica, venga inserito nel contesto di trattati riguardanti discussioni più ampie. Così il Talmud risulta essere una risorsa in continuo movimento, movimento offerto allo studioso che si applichi sul Talmud consapevole della grandiosità dello stesso come opera divina.

Le 13 Middot esegetiche [modifica]
Si sono individuate delle vere e proprie categorie esegetiche definite Middot, regole, e riportate come metodi di interpretazione da Rabbi Yishmael:
1- per deduzione a maggior ragione;
2- per espressione uguale;
3- per costruzione base derivata da un versetto o due;
4- per espressione generica ed espressione particolare;
5- per espressione particolare ed espressione generica;
6- per espressione generica ed espressione particolare seguita da un'altra generica: non si può applicarla altro che a ciò che è analogo all'espressione particolare;
7- un'espressione generica che richiede un'espressione particolare o un'espressione particolare che ne richiede un'altra generica;
8- ogni concetto che era compreso in un'espressione generica e si è staccato da essa per insegnare, non se n'è staccato per insegnare solo a proposito di sé, ma per insegnare a proposito di tutto il gruppo;
9- ogni concetto che era compreso in un'espressione generica e si è staccato da essa per insegnare un punto affine al concetto generale, se n'è staccato solo per facilitare e non per aggravare;
10- ogni concetto che era compreso in un'espressione generica e si è staccato da essa per insegnare un punto nuovo, se n'è staccato sia per facilitare sia per aggravare;
11- ogni concetto che era compreso in un'espressione generica e si è staccato per essere sottoposto ad una nuova norma, non si può riportarlo all'espressione generica a meno che il testo non lo faccia esplicitamente;
12- un soggetto che si chiarisce dal suo contesto o anche da un testo seguente;
13- due versetti che si contraddicono fino a che un terzo non li chiarisca.
Le 13 Middot esegetiche si offrono a ciascuno dei differenti livelli d'intepretazione della Torah secondo le peculiarità ad essi proprie.

Il Talmud ricchezza sconosciuta [modifica]
Nel Medioevo le comunità ebraiche erano esposte a vessazioni, persecuzioni e sfruttamento economico.
Mal conosciuto negli ambienti cristiani, il Talmud divenne ben presto il bersaglio preferito. A Parigi, nel 1240 fu istruito un processo, durante il quale si affermò che i testi ebraici erano incompatibili con la fede cristiana, e a questo seguì il rogo solenne di 24 carri di copie del Talmud sequestrate agli ebrei. Da quel momento, e per secoli, il Talmud fu vietato in molti luoghi; presso la Chiesa cattolica fu inserito nell'Indice dei libri proibiti e ritenuto un testo che un cristiano poteva leggere solo previo consenso del proprio vescovo.
Nell'opinione pubblica, questa condanna ebbe come effetto la diffidenza: si era convinti che il Talmud contenesse «cose malvagie, contro ogni ragione e diritto», cose che gli ebrei utilizzavano per trarne «malefici». Gli autori antisemiti avrebbero sfruttato questo tema fino ai nostri giorni. Anche i filosofi del XVI secolo, che pure reclamavano l'emancipazione degli ebrei, consideravano il Talmud una raccolta di «leggi ridicole». Certe diffidenze dovute all'ignoranza del contenuto del testo, tendono a permanere ancora adesso.
L'emancipazione dai vincoli religiosi più stretti rende, d'altra parte, possibile la lettura del testo attraverso l'uso di categorie ermeneutiche scevre da significati aggiuntivi: il Talmud è un libro poetico, tuttavia non è possibile ridurne la portata con una interpretazione laterale. Come sostiene il mistico Friedrich Christoph Oetinger nei Pensieri, «La sacra scrittura non conosce una morte eterna».
Il Pardes (in ebraico פרדס, "frutteto") viene citato nel Talmud (Chaghigà 14 b), nello Zohar (1. 26 b) ed in altri testi esegetici come il luogo del cammino mistico affrontato dai quattro Rabbini Ben Azzai, Ben Zomà, Elisha Ben Avuyà (conosciuto come Acher, "l'altro", perché divenuto poi eretico) e Rabbi Akiva che disse loro: "Quando sarete giunti alle lastre di marmo puro non gridate: Acqua, acqua!".
Le consonanti dell'alfabeto ebraico che formano la parola Pardes indicano:
Peshat (semplice): letterale
Remez (allusione): allegorico
Darash (esposizione): omiletico
Sod (segreto): esoterico
Il livello più alto di Yechidah (Unità) comprende tutti gli altri.
Vi è poi il livello profetico ed anch'esso contiene tutti i precedenti spesso anche trascendendoli: in esso si trovano ancora diversi gradi.
Il grado di Qabbalah rivelata riguarda quei livelli a partire da Sod sino a quello che i Maestri mistici definiscono Qabbalah profetica a partire dal quale l'attaccamento a Dio è a livelli elevatissimi con tutte le missioni spirituali che essi comportano tra cui i tikkunim e la profezia appunto
Quindi ecco come possono essere interpretati quelle frasi del talmud che sono state scritte dal nostro amico, in modo letterale,allegorio omiletico esoterico.

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John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks