mercoledì 15 aprile 2009

COLLEFERRO..



Anni fa in un mio tour rugbistico motorizzato, mi recai a l'AQUILA per assistere ad un quadrangolare della nazionale italiana di rugby .


In una giornata piovosissima ed estremamente ventosa partii per Colleferro la società che allora era gemellata con il marsala rugby.


Fu un avventura ma fu bello trovare i colleferrini disponibilissimi ad accogliermi.


Oggi rubo questo post da RUGBY 1823..


In questi ultimi dieci giorni, purtroppo, il rugby ha ottenuto spazio sulle prime pagine dei giornali non per i risultati sul campo, ma per la tragedia che ha colpito l'Abruzzo e la provincia de L'Aquila. Ci sono state storie di eroismo, come quella di Dario Pallotta, così come, invece, la triste morte di Lorenzo Sebastiani. Oltre a ciò, con meno enfasi perché riguardavano società meno blasonate, ci sono stati l'impegno, il coraggio e il sacrificio dei giocatori, allenatori e dirigenti della Polisportiva Paganica. E, non ultimo, il sostegno incondizionato di tutto il mondo rugbistico italiano che si è stretto intorno agli amici aquilani. Un sostegno che non è passato inosservato, come testimonia la mail che mi è arrivata ieri.
A scriverla è Gianluca, un amico, un lettore di Rugby 1823 e un fotografo appassionato della palla ovale. Gianluca è stato fortunato. Lui e la sua famiglia sono originari di un paese che non è stato colpito troppo duramente dal terremoto. Gianluca è tornato a casa (vive a Roma) a dare subito una mano. E, in questi giorni di disperazione ha potuto vedere il grande cuore dei rugbisti. Non solo di quelli abruzzesi, ma di coloro che, pur vivendo lontani, non hanno voluto far mancare il loro sostegno. Ecco cosa racconta Gianluca, che ha voluto "sfruttare" Rugby 1823 per ringraziare chi ha dato un aiuto.
"Torno da una settimana tragica trascorsa all'Aquila e dintorni approntando campi e montando tende.Ho speso la maggior parte del tempo nel paese di Terranera a 20Km da L'Aquila dove vivono i miei genitori.Abbiamo allestito un campo tende in modo autonomo con la supervisione della protezione civile di Milano e Padova che sono impegnati nel capoluogo del nostro comune. Fortunatamente non abbiamo registrato vittime nel nostro centro.La situazione non è facile. Ti scrivo solo per segnalarti una cosa che mi ha fatto davvero piacere, ovvero la mobilitazione della società Rugby Colleferro che ci ha inviato moltissimo materiale utile e in alcuni casi indispensabile e in più un pallone da rugby. Esatto un pallone, ovvero l'ultima cosa di cui avevamo bisogno. Questo è ciò che penserebbero in molti, lo penserebbe chi non conosce il rugby. Sappiamo bene che quello in realtà non è solo un pallone ma un simbolo e per chi vive e cresce nella città dell'Aquila quel pallone significa molte cose, una per esempio: SOSTEGNO!Insomma in quel mucchio di cibo, coperte, medicine, vestiti, ecc... Vedere quel pallone è stato davvero bello! Vedere quel simbolo ovale ha significato molto...Grazie a nome della comunità di Terranera".

2 commenti:

Elena T. ha detto...

Molte volte niente è più necessario di qualcosa di apparentemente inutile.
Bellissima storia!!

Romoletto ha detto...

bella e profonda

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks