mercoledì 1 aprile 2009

e se il carrettino salvasse l'italia...?


La data della sentenza è fissata per il 13 maggio, ma già ieri è stato dato un giudizio importante sul futuro delle regole sperimentali nel mondo del rugby. Volute dall'Irb per rendere il rugby più spettacolare, vengono ora criticate da più parti, accusate proprio di aver ottenuto l'effetto contrario. Ieri e l'altroieri, infatti, si sono incontrati i massimi dirigenti mondiali della palla ovale per analizzare i pro e i contro delle Elv.
Per l'Italia erano presenti il coach azzurro Nick Mallett e il presidente federale Giancarlo Dondi, con il primo uno dei maggiori critici nei confronti delle Experimental Law Variations. A spalleggiare l'allenatore sudafricano, però, c'erano anche quasi tutte le nazioni europee (a eccezione della Francia, attendista come sempre) e il Sud Africa, mentre a favore del mantenimento delle nuove regole si sono schierati Australia e Nuova Zelanda.Si è trattato, e si tratterà fino al 13 maggio, di una delicata partita a scacchi dove sono tante le variabili da tenere a mente. In primis, non si tratta di decidere se tutte le Elv vanno tenute o buttate. Dal dibattito che si svolgerà il 13 maggio potrebbero salvarsi alcune delle novità apportate, mentre altre verrebbero accantonate, quindi l'importanza delle decisioni che verranno prese dipenderà anche dal tipo di decisioni che verranno prese. Poi c'è una questione politica da non sottovalutare. Una spaccatura all'interno dell'Irb sarebbe deleteria e potrebbe portare a creare due realtà mondiali ovali differenti, con un blocco che gioca con le vecchie regole e l'Oceania che utilizza quelle nuove.In ogni caso, dalla riunione informale tenutasi negli ultimi due giorni è uscita una volontà di massima di mantenere le Elv e renderle definitive, ma con alcune, importanti, eccezioni.“Abbiamo avuto un incontro molto positivo e costruttivo, nel corso del quale tutte le parti in causa hanno potuto condividere le proprie opinioni in merito ad ognuna delle ELV. Si è trattato di un momento fondamentale nel programma di sperimentazione, ed è stato importante che tutti gli aspetti positivi e negativi delle ELVs siano stati trattati nel corso della riunione” ha detto il Presidente dell’IRB Bernard Lapasset. Che ha aggiunto “Ovviamente vi sono opinioni differenti riguardo molti aspetti del programma-ELV. Ciò che è stato chiaro è che c’è stato accordo su molti aspetti delle ELVs, nonché una volontà condivisa di tornare al più presto ad un ritorno ad un solo set di Regole per governare il Gioco. Questa riunione non aveva carattere decisionale, ma ha prodotto un insieme di raccomandazioni sulle ELVs per aiutare l’IRB Rugby Committee a formulare le valutazioni finali da presentare al Consiglio dell’IRB del 13 maggio. Il Consiglio IRB deciderà quali ELVs integrare a titolo definitivo nel regolamento di gioco”.Salve, almeno fino al 13 maggio, le regole riguardanti le mischie, con l'obbligo di stare a cinque metri dal raggruppamento, così come quella (più controversa e contestata da molti) di vietare il calcio in touche se il pallone viene portato all'interno dei propri 22 metri. Questa decisione lascia perplessi, perché da molte parti si accusava proprio questa regola di aver aumentato in maniera spropositata il noioso e fastidioso ping-pong al piede, riducendo ai minimi termini il gioco alla mano. Salva anche la regola che liberalizza la battuta veloce della touche, mentre viene bocciata la possibilità da parte delle squadre di scegliere quanti giocatori impegnare nella rimessa.Ma, ed ecco la novità più importante per l'Italia, è stata chiesta l'abolizione della regola che permetteva alla difesa di far cadere le maul. Si torna, quindi, al passato, ai mitici carrettini azzurri che tante gioie ci hanno regalato. Una scelta che non premia solo l'Italia, ma riporta nel rugby una delle sue azioni più caratteristiche.Questa, ovviamente, è la teoria. Perché l'incontro di questi due giorni era solo un incontro informale, nel quale i membri e gli esperti hanno dato delle indicazioni di massima all'Irb riguardo le Elv. Ora tutto si sposta a metà maggio quando, e qui non si scherzerà più, si deciderà il destino delle regole sperimentali.
Ecco il riassunto delle decisioni prese:Inserimento a titolo definitivo nel regolamento di gioco: Regola 6 – Gli assistenti dell'arbitro possono assistere l'arbitro in ogni modo richiesto dallo stesso.Regola 19 – Se una squadra passa indietro il pallone nei propri 22, per poi calciarlo direttamente in touch, non ottiene alcun guadagno territoriale. Regola 19 – La rimessa in gioco veloce è consentita in ogni direzione, fuorché con passaggio in avantiRegola 19 – Il giocatore opposto al lanciatore deve posizionarsi in un'area compresa tra la linea dei 5 metri e la linea di touch, pur restando a 2 metri dalla linea dei 5 metri. Regola 19 – I giocatori nell'allineamento possono ricorrere al ''pre-gripping'' di un saltatore prima che il pallone venga rimesso in gioco. Regola 19 – È consentito il sollevamento dei giocatori nell'allineamento.Regola 19 – Il posizionamento del ricevitore deve essere due metri distante dalla linea di rimessa.Regola 20 – Linea di fuori gioco a cinque metri da mischiaRegola 20 – Introduzione di una linea di fuorigioco posta a 5 metri dal piede più arretrato della mischia.Regola 20 - Identificazione delle linee di fuorigioco per i mediani di mischia. Regola 22 – I paletti delle bandierine d'angolo non vengono più considerati come touch di meta, a meno che il pallone non venga schiacciato a terra contro il paletto stesso. Si raccomanda di non inserire a titolo definitivo nel regolamento di gioco:Regola 17 - Viene rimosso il riferimento alla posizione della testa e delle spalle non inferiore al bacino. Regola 17 - I giocatori possono difendere un maul facendolo crollare. Regola 19 - Non vi è alcun limite al numero di giocatori di ciascuna squadra che possono partecipare all'allineamento.
(da RUGBY1823 blog)


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"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks