mercoledì 24 giugno 2009

Bandiere a mezz'asta per il rugby italiano


Dopo una grande carriera a Milano e nella nazionale italiana, "Pedro" era stato anche commentatore televisivo per Eurosport e Sportitalia



È morto Pierpaolo Pedroni, seconda linea della Nazionale di rugby dal 1989 al 1996. Lo ha comunicato la Federugby, sottolineando che Pedroni era stato uno dei punti di riferimento dell'Italia di Georges Coste, dopo aver giocato anche con il precedente ct Bertrand Fourcade.
Nato a Cremona il 20 maggio del 1964, "Pedro" aveva debuttato con l'Amatori Milano nel 1982. Due anni più tardi aveva esordito nel massimo campionato. Nei diciassette anni d'attivita' in serie A ha collezionato 279 presenze e realizzato 46 mete. Dopo diciotto anni con l'Amatori Milano, club con il quale ha vinto quattro scudetti (1991, 1993, 1995 e 1996), aveva avuto una breve parentesi in Francia, all'Agen, e aveva giocato la sua ultima stagione in serie A nel 2000/01 con il Rugby Parma; poi era stato commentatore televisivo per Eurosport e Sportitalia.
Aveva esordito in azzurro nel 1989, il 30 settembre a Treviso in Italia-Zimbabwe. Pedroni giocò titolare con la maglia n. 5, indossata anche nella Coppa del Mondo del 1995, per un totale di venticinque volte: l'ultimo cap fu contro il Galles all'Olimpico di Roma il 5 ottobre 1996. Da qualche tempo aveva continuato la sua attività agonistica come arbitro: dirigeva gare di Serie B in modo molto elegante e divulgativo, un ottimo arbitro per la verità così come era stato un eccellente giocatore, e un commentatore garbato, rispettoso e competente.
* * * * * * * * * * * * *
Riesce sempre difficile scrivere quello che non si vuole scrivere. Pedro era un gran bravo ragazzo, generoso e premuroso, attento alle esigenze degli altri e degli amici come il buon capitano di una squadra di rugby. Con lui ho condiviso parecchie belle serate e qualche evento in cabina di commento, oltre ad alcune bevute finite inevitabilmente a parlare di rugby e di musica, le due grandi passioni che avevamo in comune insieme a lui e al mio caro amico Luca Tramontin. Abbiamo giocato anche a calcetto insieme, diverse volte: io davanti, a mancare gol fatti, sicuro che con Luca e Pedro dietro gli avversari, per lo meno, non ci avrebbero messo sotto fisicamente: faceva paura anche a me che stavo dalla sua parte con tutti quei suoi tatuaggi e quello sguardo da duro. Sotto tutti quei muscoli e quella maniacale dedizione per lo sport batteva un cuore generoso. Un cuore che purtroppo si è spento nel sonno troppo presto. Ciao Pedro, continua a guardarci le spalle.
A Daniela e a tutta la famiglia di Pierpaolo le più sincere e rispettose condoglianze da parte mia personale e di tutta la redazione di Eurosport. (Stefano Benzi)Eurosport

2 commenti:

eraclix ha detto...

non sapevo nulla....

Romoletto ha detto...

Guarda che io l'ho scoperto per caso,

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks