sabato 4 luglio 2009

Bernie Ecclestone: Eclettico o solamente un vecchio multimilionario demente?


Simpatia Ecclestone non me ne aveva mai fatto e non nascondo che mi rimbalzava parecchio sullo stomaco, ma dopo le sue dichiarazioni odierne non so più cosa pensare e dire contro un'idiota del genere (e vi garantisco che mi sto trattenendo parecchio per non ferire qualcuno troppo suscettibile, che potrebbe considerare eccesivi alcuni miei commenti.
Qui sotto vi riporto l'articolo sul patron della F1


Ecclestone choc, elogio a Hitler
Hitler sì che sapeva far funzionare le cose": la dichiarazione choc arriva da Bernie Ecclestone, settantottenne multimilionario inglese e patron della Formula 1, in un'intervista al Times nella quale critica l'inefficienza dei politici moderni e delle democrazie

ECCLESTONE CHOC, ELOGIO A HITLER - Meglio i regimi totalitari alla democrazia, meglio Adolf Hitler per la sua capacità di "saper far funzionare le cose" che i politici moderni. E ancora Saddam Hussein era l'unico in grado di controllare l'Iraq, così come i talebani con l'Afghanistan. Conclusione finale: Max Mosley sarebbe un eccellente primo ministro d'Inghilterra. A snocciolare l'inquietante serie di analisi politiche non è uno storico revisionista, ma la sintesi del pensiero politico di Bernie Ecclestone, che boccia gli Stati Uniti e promuove la sola Margaret Thatcher.
LA DEBOLEZZA DEI POLITICI CONTEMPORANEI - Dopo lo scandalo sado-maso a sfondo nazista del presidente della Fia, federazione mondiale dell'auto, Max Mosley, anche il patron della Formula Uno apre un'inquietante finestra su abitudini, convinzioni e ideologie dei dirigenti del 'circus'. Il 78enne multimilionario britannico nel corso di un'intervista al Times ha stigmatizzato la debolezza dei politici contempornei, ancora più evidente al cospetto delle virtù delle "forti leadership". "Al di là del fatto che alla fine é stato cacciato e persuaso a fare cose che non so se voleva fare, Hitler era nella condizione di comandare molta gente e di far funzionare le cose - le parole di Ecclestone -. Alla fine si é perso e non è stato un buon dittatore perché o sapeva che le cose andavano in una certa direzione e ciononostante ha insistito, oppure ha lasciato che andassero così. Quindi non è stato un dittatore".
CAPITOLO SADDAM - Sempre meglio delle democrazie moderne, sostiene Ecclestone, che "non hanno fatto poi così bene a molti paesi, compresa la Gran Bretagna". "I politici sono troppo preoccupati delle elezioni - ha aggiunto Ecclestone - Per esempio è stata una cosa terribile fare la guerra in Iraq per rimuovere Saddam Hussein. Era l'unico che poteva controllare quella nazione.
I TALEBANI? - Lo stesso con i talebani. Invadiamo paesi di cui ignoriamo la cultura. Probabilmente gli americani credevano che la Bosnia fosse una città vicino a Miami", la provocazione di Ecclestone che solo il mese scorso aveva indispettito la comunità ebraica dichiarando di volere in Formula uno "una donna nera ed ebrea".
SI SALVA SOLO LA THATCHER - Tra i leader del passato l'unica che si salva è la Thatcher, che ha avuto il merito di "costruire questa nazione che abbiamo lasciato andare in frantumi. A Gordon Brown e Tony Blair interessa solo compiacere la gente".
MOSLEY PRIMO MINISTRO? - L'ultimo commento è per Max Mosley, presidente della Fia, che avrebbe le qualità per essere "un eccellente Primo ministro", nonostante lo scandalo dell'orgia in stile nazi-sadomaso che lo ha travolto lo scorso anno: "Sono cose che non contano", l'illuminante conclusione di Ecclestone.
Ora ditemi voi, ma Bernie Ecclestone tiene fede al suo cognome e cerca di fare l'ecclettico al massimo, o è semplicemente un povero coglione?

1 commento:

Elena T. ha detto...

Non ho mai seguito il personaggio e quindi fatico ad esprimermi. Limitandomi a questo post preferisco guardare l'età di Ecclestone e sperare che sia solo una precoce demenza senile!

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks