lunedì 6 luglio 2009

Comincia ad incrinarsi il potere degli Ayatollah in Iran


Ieri su qualsiasi motore di ricerca d'Internet si trovava la seguente notizia: "Iran, gruppo religiosi: risultato voto "non valido" e l'articolo diceva questo:

Un gruppo religioso riformista in Iran ha detto oggi che il risultato delle presidenziali del mese scorso "non è valido", anche se l'Ayatollah Ali Khamenei lo ha convalidato.
In una dichiarazione che evidenzia le profonde divergenze tra i religiosi sciiti, l'Assemblea degli studiosi e dei ricercatori del seminario di Qom ha anche sollecitato il rilascio degli iraniani arrestati durante le proteste scoppiate dopo che il presidente uscente è stato dichiarato vincitore delle elezioni del 12 giugno.
"Le rimostranze degli altri candidati e le prove evidenti di brogli sono state ignorate... le proteste pacifiche degli iraniani sono state represse violentemente... decine di iraniani sono stati uccisi e centinaia arrestati illegalmente", si legge in una nota diffusa sul sito Internet dell'Assemblea. "Il risultato non è valido".
Qom è il centro di studio in Iran per gli sciiti, e si trova circa 125 chilometri a sud di Teheran. L'Assemblea ha una modesta influenza politica ma la sua nota è una significativa azione di sfida dato che Qom è la base dell'establishment religioso.
Quest'azione giunge in seguito alla richiesta degli ultraortodossi di processare i leader delle proteste, le più massicce in Iran dai tempi della Rivoluzione islamica del 1979.


Anche se si tratta di un piccolo gruppo di religiosi moderati questa loro azione ha grossissimo peso e valenza nell'ambito della civiltà iraniana, in quato è la prima volta nella storia di quel paese che dei religiosi criticano l'operato dei più ortodossi fino a schierarsi apertamente contro il loro operato

La bandiera che vedete qui riprodotta ea quella in uso fino a quando c'era lo scià, dove al centro invece delle 4 lune crescenti che rievocano il nome di Allah con una spada al centro, dimostrando che l'islamismo è una religione che ama far ricorso alla violenza, c'era il leone persiano a dimostrazione della grandezza di quella civiltà che c'era.

La scritta Free Iran è una mia idea in ricordo di tutti i manifestanti pacifici uccisi dal regime totalitario dell'Hitler arabo Ahmadinejad

1 commento:

Elena T. ha detto...

Finora internet e la comunicazione in genere si sono dimostrati i mezzi più potenti per abbattere i regimi di tutto il mondo.
L'era della comunicazione ha avuto inizio ormai 20 anni fa con l'abbattimento del muro di Berlino e le telecamere che riprendevano e diffondevano le immagini in tutto il mondo. Poi è stata la volta della Romania e da allora il fenomeno non si è più arrestato.
Adesso tocca ai regimi islamici.
In ritardo con la storia, forse, ma in tempo per la vita e la libertà di milioni di persone!

Belli questi ultimi post, Romoletto!!

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks