lunedì 14 settembre 2009

TOUCH a Marsala e a Mazara?!...


Ovalia quest'anno a Marsala significherà TOUCH rugby. Presso il campo di via istria una sera alla settimana ci divertiremo con la bislunga in un gioco veloce, agile, allenante ma con contatti pressocchè azzerati oltre al touched (che funge da placcaggio).
A Mazara si sta lavorando (ai fianchi ) per portare lo sport della bislunga su di un campo di gioco concesso dalla amministrazione e per concretizzare in realtà la fame di di rugby che cresce nella città marittima per eccellenza della procincvia di Trapani.
Ma diamoci una mossa individualmente..!!
Ci vuole nulla per giocare..COMINCIAMO?!..


Il Touch rugby (conosciuto anche come Touch, Touch football o Six down) è uno sport di squadra, variante del rugby a 13 in cui il placcaggio è sostituito da un semplice tocco dell’avversario. È diffuso in tutto il mondo, in particolare in Australia, dove nel 1985 è nata anche la Federation of International Touch (FIT) che è l’organo di governo mondiale della disciplina.Storia
Il Touch rugby è nato in Australia fra gli anni cinquanta e sessanta come gioco sociale nei parchi, e come propedeutico per imparare le regole del rugby. La nascita ufficiale è datata 13 luglio 1968, con la nascita del South Sydney Touch Football Club su iniziativa di Robert (Bob) Dyke and Ray Vawdon, che vengono considerati i fondatori della disciplina. Il primo match ufficiale di Touch Rugby fu organizzato quello stesso anno, mentre l’anno seguente fu organizzata la prima competizione ufficiale nello Snape Park a Sydney. Nei primi anni settanta furono codificate le regole ufficiali della disciplina e nel 1976 fu fondata la Australian Touch Football Association.
La fama della nuova disciplina ebbe grande impulso quando nel 1977 la Sydney Rugby League chiese alla neonata associazione di Touch Rugby di organizzare l’incontro di apertura prima del match di finale della Sydney Rugby League Grand Final, davanti a più di 40000 spettatori.
Da quel momento in poi il gioco si è diffuso rapidamente nel resto del mondo, in particolare nel sud del pacifico e in Gran Bretagna. Nel 1985 fu fondata, sempre in Australia la Federation of International Touch, che nel 1988 organizzò la prima coppa del mondo di Touch football a cui parteciparono cinque paesi: Australia, Canada, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, USA.
Touch Rugby Worlds Cup
La Touch Rugby World Cup si è svolta nei seguenti anni:
* 1989 in Australia* 1991 in Nuova Zelanda* 1995 in U.S.A.* 1999 in Australia* 2003 in Giappone* 2007 in Sudafrica
La prossima edizione si terrà nel 2011 in Scozia.
Regole fondamentali
Il touch si gioca su campo lungo 80m (comprese le aree di meta lunghe ciascuna 5 metri) e largo 50 m (in pratica la metà di un campo di Rugby); la palla è ovale, ha una superficie maggiormente gommata rispetto ad una palla da Rugby Union o Rugby League ed è anche più lunga e pesante. Normalmente si usa una palla da rugby n.4, riservata alla categoria under 13 Rugby Union, per via delle sue dimensioni simili ai palloni dedicati al Touch Rugby.
Ogni squadra può essere composta fino a 14 giocatori di cui solo 6 attivi nel campo di gioco.
La partita dura 40 minuti divisi in 2 tempi da 20 minuti con intervallo di 5. In caso di parità si disputa un tempo supplementare che termina non appena una delle due squadre realizza una meta. Per evitare una durata eccessiva dei supplementari ad ogni minuto viene fatto uscire un giocatore per squadra.
Le regole ufficiali, derivate da quelle del rugby a 13, sono quelle stabilite dalla F.I.T., ma esistono numerose varianti del regolamento a livello locale.
Regole base
1. La palla non si passa in avanti.2. Il giocatore in possesso di palla che venga toccato dall’avversario deve fermarsi e far passare il pallone a terra in mezzo alle proprie gambe (RollBall) il suo compagno di squadra più vicino raccoglierà il pallone e lo passerà. La squadra in difesa dovrà arretrare di 5 metri.3. Ogni squadra ha sei tentativi a disposizione per segnare una meta. La meta vale un punto e non ci sono trasformazioni.4. Se la palla tocca terra o esce dal campo o se la squadra in attacco ha esaurito il numero di tentativi o ancora se viene commesso un fallo c’è un cambio di possesso ed il gioco ricomincia con un Rollball.5. Una volta toccato, il giocatore non può passare o buttare via il pallone. Nel caso contravvenga a questa regola deve essere effettuato un cambio di palla, a meno che non sia stato proprio il tocco stesso a far cadere la palla di mano al giocatore.6. All’inizio della partita e dopo ogni meta il gioco riprende posando il pallone a terra sulla linea di metà campo, staccando le mani e toccandolo leggermente con il piede per poi riprenderne il possesso e partire, tale operazione viene chiamata Tap o tapball. La squadra in difesa arretrerà di 10 metri dal punto del Tap.7. I giocatori possono effettuare un cambio in qualsiasi momento purché rimangano in 6 per squadra sempre in campo (minimo 4 giocatori per poter proseguire la partita).
REGOLAMENTO dettagliato:
Se vuoi entrare sempre più nel mondo TOUCH clicca:

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Diamo a Cesare quel che è di Cesare: Grazie Minotti per questa bellissima idea.

Anonimo ha detto...

assolutamente si,Grazie minotti!! mi unisco anch io...by eraclix

critico ha detto...

non ho bisogno di ringrazziamenti, ma solo di persone che se possono fare qual cosa x il rugby ci aiutano

Anonimo ha detto...

Per president ed eraclix ieri nn sono potuto venire causa impegni lavorativi cmq io ci sarò quando sara possibile e inoltre cerchero di portare più gente possibile

Anonimo ha detto...

Cari Amici, che bello che vi state appassionando al touch. Mi raccomando provate a fare una squadra che vi aspettiamo sui campi di gioco magari per il campionato 2010 che vedrà una tappa anche al Sud a Taranto.

lo staff di Touchrugbyitalia
www.touchrugbyitalia.it

Anonimo ha detto...

uo mbare magari magari avicinari a dirimi quaiccosa, cmq io sono sempre dove sapete al ristorante qunndo c'è qualcosa satemi sapere

SPARTANO

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks