martedì 1 settembre 2009

I mitici tifosi dell'atalanta..



Dalmine, 30 ago - A Dalmine una notte in onore di Ciccio. L’Aquila rugby 1936 segna 8 mete nell’amichevole contro l’amatori Milano, ma a vincere è la curva nord di Bergamo che ha affollato le gradinate del velodromo comunale di Dalmine, è stata la grande solidarietà dei ragazzi della Curva Nord dell’Atalanta. Numerosi i cori e gli striscioni di soliderietà e supporto: "Tornerete a volare amici aquilani … guidati in cielo dalla stella Sebastiani." "Il vostro gesto vale uno scudetto … orgogliosi di sapervi in giro per l’Italia con noi sul petto!" "Dalla tragedia è nata questa unione Aquila Rugby – Curva Nord per la ricostruzione. Due artigli per lottare … due ali per tornare a volare … forza L’Aquila 1936 non mollare." Quando il cronometro dell’arbitro segnava il 70’ si è vissuto il momento più toccante della serata: i riflettori si spegnevano mentre lo speaker chiedeva un minuto di silenzio per ricordare il nostro compagno Lorenzo Ciccio Sebastiani. La commozione si è spinta oltre i sessanta secondi grazie all’accensione di torce luminarie da parte degli ultras che circondavano il perimetro del velodromo comunale e le cornamuse ad accompagnare il silenzio. Alla ripresa dell’incontro gli atleti in campo sono stati accompagnati da suggestivi fuochi pirotecnici, che hanno ulteriormente illuminato l’emozionante serata di Dalmine. I neroverdi con i giocatori dell’Amatori Milano sono stati accolti, al termine dell’incontro, sotto la tribuna: qui i ragazzi in campo hanno calorosamente ringraziato i tifosi bluneroverdi per una vittoria che va al di là del risultato sportivo.

2 commenti:

critico ha detto...

queste cose mi toccano tantissimo, mi fà piacere che sono gli ultras di una squadra di calcio i protagonisti. w il rugby

Romoletto ha detto...

molto bella questa storia

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks