sabato 20 novembre 2010

Parte il mini RUGBY in parrocchia a MARSALA

O vinco o non valgo nulla
 Vincere cosa significa? Battere un avversario, superare i propri limiti, ma anche superare le difficoltà. Nella vita e nello sport.
Un campionato si può perdere anche per un punto all’ultimo minuto, e hai perso. Non per questo sei un perdente.
Anche se la vita non è un campionato, pure nella vita si può perdere e di poco: senza essere dei perdenti.
Dallo sport allora possiamo trarre qualche insegnamento. Può essere la palestra della vita?
Lo sport può insegnarci a vincere come a perdere. Lo sport è gioco e agonismo e dell’agonismo non bisogna avere timore, di per sé non nuoce ai bambini; l’agonismo c’è nella vita, bisogna prepararsi a fare le cose bene, a dare rilievo alle cose decisive e anche ai dettagli.Lo sport deve insegnarci anche a perdere. Non si può vincere sempre e lo sportivo lo sa, sa che vincere sempre è una rara eccezione, che la norma è l’altalena dei risultati.
Dinnanzi alla sconfitta ci si troverà qualche volta no? Allora sapere perdere è importante. Senza alibi. Senza dire “è colpa dell’arbitro, siamo sfortunati, è colpa di un compagno, dell’allenatore, dei dirigenti”. Proviamo a dire: “L’avversario è stato più forte di noi, punto e basta”.
Accettare la sconfitta è il primo passo per costruire la prossima vittoria.
Cerchiamo di vincere il più possibile, lealmente, divertendoci, ma non pensiamo che lo sport, e poi la vita, ci divide in vincenti e perdenti. Al più ci dividerà in brave persone e persone che non meritano. Ma questa è un’altra cosa.
Ora pensiamo a quanto è successo domenica scorsa, nello sport più popolare del mondo, il calcio. Alla fine di una partita la squadra che ha perso si dispone su due file e rende omaggio all’avversario. Una notizia da prima pagina: sanno perdere, ed è un gioco!
Ragazzi, genitori… l'immagine che pubblichiamo sopra testimonia una scena che vediamo tutte le domeniche sui campi del mini rugby, non scordiamoci che questo è uno dei momenti più importanti e che la partita di rugby finisce solo con una stretta di mano sincera e con un terzo tempo.
Altrimenti era “altro”…
(MINIRUGBY sito:http://www.minirugby.it/minirugby/content/view/1041/78/)



2 commenti:

Anonimo ha detto...

bell'articolo. copiato ma bello. citare e linkare le fonti dà più rispetto anche al tuo blog. ciao.

marino

Elena Tordini ha detto...

Bello! Il post, lo sport e i bambini.

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks