mercoledì 8 giugno 2011

SPORT A sud...(da LA STAMPA)

Boss in campo e troppe puntate
Napoli-Parma sotto inchiesta

La segnalazione dei carabinieri ignorata nel 2010: ora una foto apre l'inchiesta

GUIDO RUOTOLO
INVIATO A NAPOLI
Quella foto che immortala Antonio Lo Russo, il figlio del boss pentito Salvatore, a bordo campo, incarognito, con uno sguardo minaccioso, e ritrovata nel suo archivio dal fotografo dell'Ansa Ciro Fusco, fa riaccendere i riflettori della Procura su quella partita finita male per i padroni di casa, su Napoli-Parma giocata il 10 aprile del 2010 e conclusa 3 a 2 per gli ospiti. Di quella partita, di quella presenza ingombrante a bordo campo, di quelle voci su puntate anomale tra il primo (con il Napoli in vantaggio 1 a 0) e il secondo tempo parla l'informativa dei carabinieri presentata un anno fa alla Procura e nei fatti congelata, perché le rivelazioni di una fonte confidenziale non hanno trovato riscontri.

Ma oggi cambia lo scenario, perché sia l'ammissione del giocatore Mario Balotelli su quel tour improvvido sul set di Gomorra, il quartiere Scampia, accompagnato da due ciceroni del clan degli Scissionisti, sia la foto ritrovata del boss (un mese dopo quello scatto, Antonio Lo Russo diventa un ricercato) alla partita, sono conferme che impongono, a questo punto, una verifica più approfondita sulla informativa dell'Arma.

«Questa polizia giudiziaria - si legge nel rapporto - veniva a conoscenza, attraverso quanto rilevato da fonte fiduciaria già giudicata attendibile, del fatto che in occasione della partita Napoli-Panna del 10.4.2010 molte persone riconducibili ai clan Lo Russo e degli Scissionisti, durante l'intervallo tra il primo e il secondo tempo abbiano effettuato svariate scommesse con puntate piuttosto elevate sulla vittoria del Parma. Inoltre la fonte riferiva che in quell'occasione era presente a bordo campo Lo Russo Antonio, nato a Napoli il 23.4.1981, figlio di Lo Russo Giuseppe, nato a Napoli il 18.2.1953, storico esponente dell' omonima consorteria criminale. Non si può trascurare il fatto che effettivamente detta partita è terminata sul risultato di 2 a 3 in favore del Parma».

Antonio Lo Russo, figlio d'arte. Anche se lo stesso padre, diventato un collaboratore di giustizia, parla del figlio come di un «paranoico». Accanito tifoso del Napoli, Antonio, 30 anni, ha anche giocato in una squadretta di quartiere, il Miano. È latitante da un anno ormai, accusato di associazione mafiosa e traffico di droga. Le puntate «anomale» sul Parma non sono la prova della combine, della partita taroccata, e anche quella presenza a bordo campo di per sé potrebbe essere archiviata come un fatto insignificante, a maggior ragione se Lo Russo entrò in campo attraverso gli steward e non attraverso la società o giocatori.

Tutta da verificare l'ipotesi della frode, come andranno visionate le foto del bordo campo di altre partite giocate al San Paolo, per verificare altre presenze ingombranti di Lo Russo o di altri personaggi legati alla camorra. Ma, appunto, le due inchieste napoletane sulle partite taroccate trovano altro carburante con questa informativa dei carabinieri che ridiventa attuale, materiale da coltivare e sviluppare. Colpisce che l'inchiesta sul calcioscommesse e la camorra dei pm Filippelli e Siragusa, quella sul clan D'Alessandro, vada ben oltre Castellammare di Stabia. Insomma che i suoi protagonisti stanno dentro un circuito internazionale delle partite taroccate.

Uno degli indagati della inchiesta napoletana è l'ex giocatore del Sorrento Cristian Biancone (finito in carcere) che per 25.000 euro, coinvolgendo il portiere della sua squadra, Vitangelo Spadavecchia (indagato) tarocca la partita, garantendo alla Juve Stabia di vincere 1 a 0. Nelle carte dell'inchiesta si legge che Biancone sapeva anche di partite taroccate in Germania. «Allarmante è anche l'affermazione dello stesso giocatore (Biancone, ndr) che, almeno in una conversazione intercettata, riferisce di conoscere in anticipo il risultato di una partita svolta in Germania in data 28 febbraio 2009, ove il Bochum batteva la squadra dell'Energia Cottbus per 3 a 2 (ultimo gol ottenuto dal Bochum su rigore)».

Scrivono i pm napoletani: «Senza dubbio le affermazioni del calciatore appaiono veritiere sia perché lo stesso riferisce che la fonte lo avrebbe informato prima della partita, sia perché lo scandalo calcio scommesse tedesco effettivamente trova riscontro negli articoli di stampa che confermano il coinvolgimento di calciatori, allenatori, arbitri e dirigenti di club». Anche in Germania è poi esplosa calciopoli con più di duecento partite finite sotto osservazione. Oggi però a tremare è di nuovo il calcio italiano.

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"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks