giovedì 22 settembre 2011

Posto questo articolo apparso su "tuttomercato" per evidenziare quanto lunga sia in Italia la strada verso la sportività

Sarebbe liberatorio scoprire che si tifa per i propri colori e non secondo la dilagante moda contro qualcuno.

Intanto una presa di posizione di Mister Conte che aveva cazziato la terna arbitrale sin dalla prima giornata sarebbe gradita

Ceffone a Di Vaio: primo caso nello stadio senza barriere

© foto di Federico De Luca
Dopo i tanti entusiastici cori alzatisi per lo stadio juventino, ecco che iniziano a sorgere i primi dubbi sulla fattibilità di un impianto senza barriere proprio in Italia, il paese fumantino per eccellenza e lontano dall'aplomb (per la verità anche costretto, ma poco importa) cui sono obbligati gli spettatori in Inghilterra. I dubbi in tal senso derivano soprattutto dal primo episodio censurabile avvenuto nell'impianto bianconero, allorchè Di Vaio è stato colpito da uno schiaffo da parte di un "sostenitore" bianconero nel momento del parapiglia finale. Episodio deprecabile che Buffon ha cercato di minimizzare: ""Un ceffone non ha mai ucciso nessuno ma si­curamente non è stata una cosa educativa. Ci vuole tempo per educare la gente. Per fortuna non è successo niente di gra­ve".

FONTE:http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=296010

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"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks