martedì 24 gennaio 2012

1^parte

Dove sono i bambini. Sport o gioco libero?

 

gioco-libero-bambiniC’è qualcosa che rende i luoghi in cui ho trascorso la mia infanzia distanti dai miei ricordi. Non dico estranei, perché in effetti i contorni grossomodo sono ancora quelli, contorni urbani, ma distanti sì.
La via è sempre la stessa, chiusa in fondo, i condomìni sono sempre uguali, i cortili gli stessi. Ma ogni volta che ci torno mi rendo conto che manca qualcosa e che quel qualcosa non è il grande campo nel quale abbiamo corso, ci siamo infangati, abbiamo sudato, gioito mille e mille volte, e che da tempo ormai è tagliato dallo stradone sul quale transitano migliaia di auto ogni giorno.
Le facce conosciute sono sempre meno, gli anni passano e le persone si avvicendano, ma ancora non è questo che mi inquieta ad ogni ritorno.
Ci deve essere un buco, da qualche parte nel quartiere, non si vede ma c’è. Un grosso buco nero che ha inghiottito la cosa più bella e viva che c’era nella via, che animava i pomeriggi invernali e le giornate intere d’estate, finita la scuola: i bambini. Non ci son più i bambini, in giro intendo. Davanti a casa, nei cortili. Non c’è traccia.
“Mamma scendo”. E iniziava il gioco, liberamente, con gli amici. Un giro veloce a suonare i campanelli – “Scendi Roberto?” – e poi il gioco iniziava. Avevamo 8, 9 anni… ci organizzavamo tra noi. Dalle cose più semplici a quelle via via più complesse, le gare in biciletta, i “giochi senza frontiere”, le piste con le macchinine o le biglie, le battaglie con le cerbottane… potrei scrivere una Treccani.
Mi pare chiaro che oggi non è più così, temo un po’ ovunque.
Mancano i bambini. C’è il rumore costante delle auto che transitano, ma manca il vociare, mancano gli strilli dei bambini, i loro colori.
Allora dove sono finiti i bambini, dove li tengono?
Fanciullezza uguale gioco?
FONTE: http://www.minirugby.it/mini-rugby-grande-sport/3991-dove-sono-i-bambini-sport-o-gioco-libero

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"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks