martedì 14 febbraio 2012

Vuoi Gloria in casa?!..SCENDI IN CAMPO TU..!! ;))

Splendido post pubblicato da minirugby..
Una bella lezione per  tutti quei genitori che a prescindere dalla disciplina svolta dal loro pargolo, confondono l'attività sportiva del figlio con lo spirito di rivalsa dalla loro vita sfigata.

Se vuoi un campione in famiglia

campione-in-famigliaDomenica ho visto giocare gli Under 6. C’erano solo loro. Il più alto sembrava il nano da giardino.
Nei concentramenti, specie quelli invernali, di inizio stagione, non si incontrano sempre. Con gli Under 6 è un po’ come quando si va a funghi, non è detto che ci sono.
Ma gli hai visti gli Under 6?!
Se ci sono, però, gli Under 6 sono fantastici. Sono l’asilo del rugby.
L’ovale è più grande di loro, nel senso che sia le regole del gioco che i rimbalzi del pallone sono assolutamente incomprensibili per quei piccoli. Razionalmente parlando intendo. Istintivamente, invece, sono la cosa più naturale: prendi la palla e corri, prendila nel casino del mucchio, come il giocattolo nella cameretta, in mezzo ai giochi sparpagliati a terra o ammucchiati nella cesta.
Nessuno di loro, credo, ha idea di cosa stia esattamente facendo, ma se ce l’ha, allora ha un'idea diversa da quella dei genitori che si assiepano oltre i conetti: per questi i puffi sono lì a giocare a rugby, per loro no, per loro si tratta di divertimento casual. Lo sa solo l’educatore, tra quelli in campo, da che parte va segnata la meta, dove finisce esattamente il campo. Agli Under 6 questo non importa, non gliene frega nulla e potrebbero giocare con pieno divertimento anche senza i conetti, senza l’arbitro, l’educatore e persino senza il pallone. Ecco perchè tra un incontro e l'altro bisogna andare a rincorrerli per i campi, a recuperarli dietro le piante o sulla montagnetta di sabbia.
Sono sicuro che in nessuno di loro c’è altra motivazione che questa: divertirsi. Come, non ha importanza.
Cosa deve fare un bambino di 5 anni infatti? Alzarsi presto per disputare una partita al termine della quale qualcuno fa una classifica e qualcun altro ragionamenti complessi sull’occupazone dello spazio mentre quell’altro ancora sotto il peso della sua Nikon si svaga in sogni di gloria in maglia azzurra?

Pensiamo anche ai genitori
Al campo ho rivisto un educatore che ho avuto modo di conoscere al recente corso federale; mi ha detto una cosa che al volo non ho capito: “Bella questa iniziativa solo per gli Under 6, ma bisognerebbe pensare anche ai genitori”.
Per un attimo ho pensato che la club house fosse chiusa, un caffè, una birra… mi viene una espressione da interdetto. “Intendo dire una partitella, magari al tocco, anche per i genitori!”.
Già, un happening, anche per togliere da dietro i conetti mamme e papà ma soprattutto per… non scopriamo le carte, andiamo avanti.
Se vuoi un campione in famiglia
Rientro, scarico le immagini del concentramento e “le butto su”, un giro su Facebook e poi a tavola, le tagliatelle in salmì di lepre non possono aspettare.
Quando torno on line, trovo una immagine postata nel gruppo di Facebook che ritrae un cartello che recita:
“Se vuoi un campione in famiglia, allenati... nel frattempo lascia che il tuo bambino giochi felice”.
E’ un nuovo amico virtuale dall’Argentina a lasciare questo messaggio nella bacheca del gruppo. Chiude perfettamente il cerchio di questa “giornata con gli Under 6”.
Vuoi gloria in casa? Scendi in campo tu!
Sottile, tagliente. Mi piace questo cartello. Vi piacerebbe vederlo affisso all’ingresso del vostro club?

FONTE:http://www.minirugby.it/mini-rugby-grande-sport/4026-se-vuoi-un-campione-in-famiglia

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"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks