La guerra civile in potenza è ancora presente fra noi.
Il partito comunista della resistenza allineato a Stalin e con "il migliore" che propagandava l' idea rossa direttamente dalla sua esperienza personale in unione sovietica, si scontrò(per ns fortuna) con De Gasperi e lo strenuo delle forze di sopportazione a cui era giunta la popolazione civile e non, distrutta negli averi, negli affetti ,nella sanità fisica e mentale.
Ma questa "grande Bugia" come la definisce Pansa, l' aver cioè voluto deliberatamente partecipare alla costruzione democratica del paese, fu appalesata nelle rappresaglie occulte post conflitto e successivamente in potenza, nella forma di lotta delle brigate rosse(con br intendo generalmente indicare tutte le formazioni di sx extraparlamentare)che deluse appunto della deriva democratica, tornarono ad ipotizzare una rivoluzione proletaria deliberata, anche se ufficialmente addossarono le colpe allo stato e alla strage di Piazza Fontana(momento di partenza della lotta armata). Questi novelli "partigiani" SCELSERO le loro azioni sempre liberamente, (come più volte testimoniato da Cecco Bellosi vds allegati in questo blog sui "nemici")e mai realmente costretti da niente e nessuno. Tale definizione di azione come reazione e figlia naturale di un contesto, è la scusa giustificatrice che le sinistre apportano in ogni suituazione non accettando nessuna responsabilità soggettiva e nessuna capacità di scelta dell individuo. Una negazione quasi teologica del libero arbitrio.
Così anche nei fatti più recenti di Carlo Giuliani e di Genova si è dimostrata quetsta insurrezione in potenza auspicata da una sinistra radicale mai cambiata nè nella forma nè appunto nella sostanza.
Nessun commento:
Posta un commento