sabato 5 gennaio 2008

"IN un PAESE Civile"

In un paese civile il problema si affronterebbe di petto, concretamente, sinceramente, senza gridare ad ogni piè spinto all emergenza.
In un paese civile si spazzerebbero via le caste e i clan dei favoritismi e del monopolio di esercizio come dei pensiero.
In un paese civile si pagherebbe per lo spettacolo che si guarda o per il piatto che si mangia e non si dovrebbe saldare il conto come di chi si è nutrito di caviale per invece aver mangiato verdura bollita.
In un paese civile si tiferebe e si renderebbe competitiva la propria squadra, senza demonizzare o ghettizzare con vari strumenti l altrui formazione
In un paese civile non dovrebbe esister un partito comunista dopo le infami azioni da esso compiute nel secolo appena trascorso.
In un paese civile si avrebbe a cuore l educazione dei minori, che invec sono divenuti maleducati e vocianti pagando il servilismo dei genitori o la loro incapacità di insegnare al valore di cose e gesti in un vivere comune.

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"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks