martedì 22 gennaio 2008

votare serve a poco

Non credo che andare a votare risolva il "problema ITALIA". Il paese reale ha bisogno più che di favole raccontarte da narratori più o meno poetici, di riforme strutturali profonde che vadano ad incidere sulla vita e sulle tasche di un paese che di bello e di grande non ha più nulla nonostante Fassino e l ex Ciampi lo continuino a definire così.
Sono enormemente distante da colui che è stato eletto come presidente della repubblica italiana.Quel Napolitano figlio della sua terra e di quel comunismo post bellico autore di deportazioni ed assassini di uno stato (l' urss) che il Napolitano non ha mai misconosciuto arrivando addirittura a giustificare e plaudire i carriarmati dell armata rossa a Budapest.
Ma stavoolta il presidenrte degli altri(non il mio) ha ragione. Dobbiamo prima spazzar via i piccoli partiti veri colpevoli dei problemi italici(cazzo parlo come Veltroni) e poi lavorare seriamente sulla strada del risanamento economico profondo che deve passare da una profonda liberalizzazione del mercato ,della sanità,del welfare.La spesa pubblica va tagliata non con la forbici ma con il machete e i vari udc,udeur,italia dei valoti sono degli ibridi da sbianchettare per evitare che una zanzara infastidica o addirittura uccida un elefante.La destra italiana non è poi meglio dei sinistri se non fosse altro per l ideologia, ma la sua reale capacità di incidere è nulla se non disattiviamo le troppe mine vaganti

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"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks