
"Un giorno, in Nuova Zelanda, Jean-Pierre Rives riceve un tram in piena gola. Il medico di servizio gli consiglia di lasciare il campo, o almeno di uscire un attimo. "Uscire?" gli chiede il terza linea della Francia. "E per andare dove?" I rugbisti sono fatti così: sanno che quello non è uno sport, ma la vita, e dalla vita non si esce neanche per un attimo. Sul campo, e anche fuori, insomma nella vita c'è un codice da rispettare. Non è etichetta: sono valori, per di più antichi. Non si tratta di moda: ma di tradizioni, riti, mondi, popoli, di racconti, ricordi, di partite e prodezze. Che a quel punto si accettano, nel bene e nel male, con onestà e senza tante storie. C'è il giocatore che sospira: "Fango, pioggia, sangue, haka. A me suona come il paradiso del rugby", E c'è Du Randt, pilone sudafricano, che fin da piccolo è così grande e grosso che il suo ingombrante nome, Jacobus Petrus, viene sostituito dal più sbrigativo "Os", che significa "bue". Tutto questo è "Ovalia". E "Ovalia" ha una sua dimensione erotica. Nei preliminari, nella tensione, nell'incertezza, nella soddisfazione."
10 commenti:
altre...lezioni di vita e storie di rugby di un rugbista tarantino:
"Ho cominciato a giocare a rugby bambino , a Taranto, in spogliatoi e squadre improvvisate.
Ho proseguito a Venezia, Treviso, Casale sul Sile, Livorno, Pisa.
Per me il rugby è la metafora della vita.
Sono particolarmente affezionato alla squadra di Venezia-Lido, mia prima formazione di titolare, che ho contribuito a portare in B, negli anni della mia adolescenza ribelle.
La mia lezione di vita principale mi è stata sempre data dal rugby.
Quindicenne, entrai dopo una partita in uno spogliatoio freddo e sporco, ma pieno di vita e di emozioni, e vidi ("beccai" è il termine più adatto) Guy Pardieu, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, nonchè allenatore della squadra A, che asciugava per terra con il mocio vileda le tracce della partita precedente per non far scivolare noi ragazzini.
"Come sarebbe a dire ? ", pensai, Pardieu, il mostro sacro, uno dei miti della mia infanzia si sta schizzando tutto di fango per impedire a "me" , che non sono un cazzo di nessuno, di scivolare.........Come funziona questo mondo qui ?
Questa lezione la tenni bene a mente, e la porto tuttora con me, in ogni cosa che faccio. Infatti :
“I vecchi giocatori non muoiono mai . Al massimo passano la palla.”
Anonimo
Allenavo, già trentenne, la squadra dei bambini del Benetton Treviso ed una mamma disperata mi portò un bambino " A scuola lo sfottono. Lo chiamano "cicciobombolone (cicciobombolon, in trevigiano) "....El se tremendo......". Me lo lasci , dissi, ne faremo un ometto.
Naturalmente ogni sera, prima della doccia fredda, passavo il mocio vileda al passaggio dei bambini, per non farli scivolare.
"Cicciobombolone" è diventato uno dei più forti giocatori del mondo.
Ecco , il bel mondo del rugby è fatto così ....ci passiamo l' ovale anche nel tempo, non solo nello spazio.
Ricordo ancora, come in un sogno, un quarto di finale del campionato italiano . Io che corro verso la meta , al massimo della mia forma fisica mai raggiunta in vita, con l' ovale in mano, l' adrenalina a mille, e la sensazione di farcela. D' improvviso, mi crolla il mondo addosso nelle vesti di un pumas argentino di 100 chili , alto 1,90 che gioca con la Sanson Rovigo, e che mi placca a velocità supersonica. L' erba, i tacchetti, il sangue, la palla , tutto sembra schizzare via, come quando cadi in acqua e perdi i sensi, i labirinti nele orecchie non ti segnalano più dove sei. Ma il braccio in automatico, blocca l' ovale e non molla, non molla da sotto (non si può , non si potrebbe.........). Perchè arriverà qualcuno, arriveranno i nostri.....Il pumas mi ringhia "te mato, te mato , hijo de pute ". E da me esce un solo ringhio " Citammuerte.......addamurè, ricchiò ( dialetto tarantino…)". Il pubblico di Casale non capisce, ma esulta. Da dietro arriva Xavier Pertile e porta trionfalmente la palla in meta.....
Ecco me lo sogno ancora , di notte, qualche volta , quel momento."
grande SIG!!!
ripeto GRANDE SIG!!!
vorrei raccogliere le storie, i ricordi ,le emozioni e tutto quanto gira intorno al nostro mondo...intanto ho trovato questa barzelletta..." Un uomo ha il biglietto per la finale della Coppa del mondo di rugby, ma il suo posto è in cima alle tribune, nell'angolo, con la peggiore visuale possibile del campo.
Quando la partita comincia, nota che c'è un posto vuoto, libero, in una posizione magnifica, proprio all'altezza della linea di metà campo, più o meno alla decima fila.
l'uomo ci prova: lascia il suo posto, attraversa lo stadio, scende fino a dove c'è il posto vuoto.
Mi scusi, signore, chiede allo spettatore seduto vicino al posto libero, non c'è nessuno qui? E indica il seggiolino vuoto.
No, risponde lo spettatore, è libero.
È incredibile, dice l'uomo mentre si accomoda, chi, nel pieno delle proprie facoltà mentali, rinuncia a un posto cosl per la finale della Coppa del mondo?.
Sarebbe una domanda senza risposta. Ma lo spettatore risponde: Be', veramente il posto è mio. Pensavo di venire con mia moglie, ma è morta. Oh, mi dispiace, è terribile, dice l'uomo, più avvilito dalla propria figuraccia che non addolorato dalla morte della donna: Ma non è riuscito a trovare nessuno, un amico, un parente, un vicino di casa, che venisse con lei alla partita?.
Lo spettatore scuote la testa, rassegnato: Sono tutti andati al funerale."
continuo....:" Il presidente di un club di rugby, l'allenatore un pilone ed un ala prendono un volo charter per recarsi sul campo dove giocheranno la finale mondiale quando i motori si bloccano.
Il pilota entra in cabina e dice: Stiamo precipitando e ci sono solo 4 paracadute, mi dispiace ma 1 lo prendo io! e salta giu'.
L'allenatore afferra un paracadute e dice: senza di me non ci sono speranze di vincere la finale! e salta giu'
L'ala dice: Io sono il piu' veloce e intelligente giocatore in campo, senza di me non possiamo vincere! prede un paracadute e si lancia
Il presidente si avvicina al pilone e tristemente gli sussura: Prendi l'ultimo paracadute, la squadra ha piu' bisogno di te che di me.
Al che il pilone lo guarda furbescamente e gli fa: possiamo prenderlo tutti e due il paracadute, il piu' furbo uomo in campo si e' appena lanciato con la mia sacca da allenamento sulle spalle!"
l'ultima...la piu' bella..." Tre rugbisty, uno Inglese, un'irlandese ed un gallese, sono in viaggio in un paesino di un oasi in una zona desertica.
Una sera si ubriacano e vengono portati davanti al Califfo per essere giudicati e puniti.
La condanna e' a 20 frustate sulla schiena, ma in considerazione del fatto che una delle mogli del Califfo compie gli anni prima della condanna viene concesso ai prigionieri di esprimere un desiderio.
Tocca al Gallese che chiede di potersi legare un cuscino alla schiena. Cio' nonostante dopo le prime 10 frustate il cuscino si rompe e il Gallese deve essere portato via in barella.
L'Inglese, vista la scelta del Gallese chiede di potersi legare 2 cuscini alla schiena, ma anche in questo caso dopo le prime 15 i cuscini si rompono e l'inglese rimane a terra dolorante.
Venuto il turno dell'irlandese la moglie del Califfo parla al marito e questi dice al condannato: Mia moglie e' stata in vacanza nella tua terra e ricorda con piacere i giovani di quel paese, dato che e' il suo compleanno mi ha chiesto che ti vengano concessi 2 desideri.
Grazie, risponde l'irlandese, accetto con piacere e chiedo come prima cosa che mi vengano date 100 frustate al posto di 20 per ricompensare la tua premura.
Davvero Coraggioso! esclama ammirato il Califfo, e qual'e' il tuo secondo desiderio?
Che mi venga legato sulla schiena l'Inglese!!!"
l'ultima e' veramnete grandiosa ...
ah,ah,ah,ah..incredibile!!
io invece ho trovato questo su internet..."Cecinelli e Bollesan alle prese con la palla ovale...
Irlanda - Italia, gli azzurri stanno giocando molto bene e Bollesan si galvanizza cosi:
"...si si...quando si muove cosi e' imprendibile,
e' proprio lui...solo Ludo...solo Nitoglia ci puo' regalare cose del genere...solo lui ha queste capacita'...
guardiamo il replay (pronunciato proprio R-E-P-L-A-I )...eccolo...anzi no!
...era Canavosio...ma guarda un po' te...pero' Ludo e' bravo...eh! anche lui corre tanto..."
Marco Bollesan pochi minuti piu' tardi si ripete, e dopo una lunga inquadratura su Berbizier pronuncia con tono compiaciuto:
"...sai Pierre lo vedo steso...stamattina invece era abbastanza teso..."
non c'e' due senza tre. Bollesan esprime il suo disappunto sul drop fallito di Griffen:
"...no, cosi' non va...non doveva tentare, c'erano possibilita' per aprire, no...Griffen ( pronunciato ovviamente G-R-I-F-F-I-N )
non doveva calciare questo drop, e' andato proprio male, anzi era una finta di drop...troppo corto e basso...."
- nel frattempo scorre il replay dell'azione -
"...ah peccato....se non la toccava nessuno adesso eravamo qui a festeggiare... bravo Paul, grande intuizione...! "
e per chiudere in bellezza l'esordio al Sei Nazioni 2006, Cecio prova ad intaccare il momentaneo primato di perle di Marco Bollesan con una previsione delle sue:
"...braaaaaviii....ora e' nostra...siiiiiiii e' nostra, adesso ce l'abbiamo noiiii...e non la diamo...nooo....uh...ma com'e' che ce l'hanno loro?!?"
Cecio...eh magari sarà stato lo "spirito combattivo irlandese"...chi lo sa!!! "
Sigfrido vuoi la guerra! Vinco io con le perle di Munari....:"
Australia Francia a luglio 2005:
Heymans salta e intercetta un passaggio australiano e corre indisturbato in meta, e munari e raimondi cantano "Voola colomba bionda vooola"
Wendell Sailor manca uno spiovente "Si non è molto bravo a difendere il suo spazio aereo, gli ci vorrebbe un ombrellone...infatti di notte va in spiaggia a rubare gli ombrelloni, altro che scudo spaziale"
La Francia ottiene una punizione sui 5 metri dalla linea di meta australiana
"Adesso faranno la loro giocata d'intelletto, si chiama "giocata Einstein!"
il mediano tocca la palla, la molla a un pilone e quello si butta in mezzo agli avversari con furioso impatto.
la migliore: Sudafrica Nuova Zelanda, trinations 2005
Il Sudafrica fa una sostituzione in seconda linea.
Munari: "Questo è quando la signora Maria dice: "Caro, oggi cambiamo gli armadi!"
Al debutto del SudAfrica dopo la fine dell'apartheid, la Nuova Zelanda conduceva bene il match.
Una ripartenza di Botha con cambio di direzione d'attacco sciolse la furia di Gerber, per una meta vicino ai pali.
Al replay Munari disse: "gerber sta dicendo: Bunce(13 degli AllBlacks)corri al telefono per cortesia!"
nel match seguente, l'Australia campione del mondo segnò ben tre mete:
la seconda con paul Carozza..."guardalo il ragnetto, con ste zampette, si porta avanti e schiaccia oltre la linea..." mentre per quella di Campese... "ahahahah caro David, si è tuffato per dire che c'era anche lui in questa partita.
Se tornava negli spogliatoi con quella maglia tutta pulita non so che avrebbero detto i suoi compagni!"
..la partita si giocò in un campo fangoso e sotto un diluvio.
Recente quella sul pilone figiano in Italia-Fiji jaguar test match:
si, certo pesa 130kg ma voglio vederlo!...ahahahah guardacome LOCicero se lo alza, poverino mi fa pena non corre nemmeno, IL BOMBOLONE!
nel secondo tempo con le fiji in 14, il pilone arrancava...e il napoleoncino:
uuu.aiuto, qualcuno ricarichi di ossigeno il bombolone!
Bluffer
L'unico, grande, indiscusso cazzataro numero 1 è Munari Vittorio. Grande. Immenso. Tra le le tante di questi ultimi test-match:
1-"Hai presente l'arcangelo Gabriele arrivato ad annunciare la buona novella?" (riferendosi a M.Giteau)
2-Sul calcio decisivo per l'Australia: "Gli inglesi fischiano.... Il mondo è cambiato....." poi Giteau segna: "Sìììììììììììììììì!!!! L'arcangelo Gabriele ha tirato fuori la sua trombetta da Lous Armstrong: loro fischiano e noi mettiamo i tre punti! Come disse Carlo VIII, loro suoneranno le loro trombe, noi suoneremo le nosre campane!"
3-Os Durandt riceve palla ma commette in-avanti: "Vuoi vedere che se gli tiravi una bistecca non la faceva cadere?"
A ricordarsele tutte c'è da scrivere un libro. Sublime.
Sud Africa - Australia.
Non ricordo rivolto a quale avanti sudafricano Vittorio fa: "Questo quando è nato non l'hanno registrato all'anagrafe; sua mamma è andata al catasto, poi ogni anno lo condonava".
Fantastico!
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