mercoledì 10 settembre 2008

la nuova frontiera dei campi sintetici...e da noi?


Pagato ed omologato dalla Federazione: è la rivoluzione?
A RECCO IL PRIMO PRATO SINTETICO UFFICIALE D’ITALIA
Il campo di rugby di Recco, in provincia di Genova, continua a far parlare di sé.
Dopo le polemiche agostane dei residenti per l’abbattimento di otto alberi per consentire lavori pagati oltretutto dalla Federazione, ecco un’altra novità che certamente dividerà gli appassionati in tradizionalisti ed aperturisti: il nuovo terreno di gioco è sintetico.
Novità assoluta in Italia, probabilmente avrà una gran diffusione, data l’assenza di costosa manutenzione che richiede un prato artificiale rispetto ad un manto erboso naturale.
Dalla Federazione assicurano che la sicurezza e la performance degli atleti saranno assicurate anche dal prato sintetico: si tratta di una soluzione tecnica assai sofisticata che simula perfettamente le caratteristiche di un manto naturale.

Potrebbe segnare la svolta per le scarse e poco permanenti strutture del sud e di terre d'occidente in particolare (in foto il municipale di marsala nel 2001)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusami Eraclix, ma + che un campo di gioco mi pare un campo di patate e gramigna ik municipale di Marsala

Anonimo ha detto...

ma con l'erba sintetica specialmente quando ci sono quelle giornate di sole "l'erba" non sara come giocare su una spazzola d0acciaio?

SPARTANO

eraclix ha detto...

ma va spartano!..noi di ovalia siamo già in tema visto che R.INO si gioca su campi di erba sintetica...

Anonimo ha detto...

grazie per la delucidazione

SPARTANO

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks