giovedì 22 gennaio 2009

le verità nascoste...


GAZA — «Andatevene, andatevene via di qui!Volete che gli israeliani ci uccidano tutti? Volete veder morire sotto le bombe i nostri bambini?Portate via le vostre armi e i missili», gridavano in tanti tra gli abitanti della striscia di Gaza ai miliziani di Hamas e ai loro alleati della Jihad islamica. I più coraggiosi si erano organizzati e avevano sbarrato le porte di accesso ai loro cortili, inchiodato assi a quelle dei palazzi, bloccato in fretta e furia le scale per i terrazzi alti.Ma per lo più la guerriglia non dava ascolto a nessuno. «Traditori. Collaborazionisti di Israele. Spie di Fatah, codardi. I soldati della guerra santa vi puniranno. E in ogni caso morirete tutti, come noi. Combattendo gli ebrei sionisti siamo tutti destinati al paradiso, non siete contenti di morire assieme?». E così, urlando furiosi, abbattevano porte e finestre, si nascondevano ai piani alti, negli orti, si barricavano vicino a ospedali, scuole, edifici dell'Onu.«I miliziani di Hamas cercavano a bella posta di provocare gli israeliani. Erano spesso ragazzini, 16 o 17 anni, armati di mitra. Non potevano fare nulla contro tank e jet. Sapevano di essere molto più deboli. Ma volevano che sparassero sulle nostre case per accusarli poi di crimini di guerra», sostiene Abu Issa, 42 anni, abitante nel quartiere di Tel Awa. «Praticamente tutti i palazzi più alti di Gaza che sono stati colpiti dalle bombe israeliane, come lo Dogmoush, Andalous, Jawarah, Siussi e tanti altri, avevano sul tetto le rampe lanciarazzi, oppure punti di osservazione di Hamas. Li avevano messi anche vicino al grande deposito Onu poi andato in fiamme. E lo stesso vale per i villaggi lungo la linea di frontiera poi più devastati dalla furia folle e punitiva dei sionisti», le fa eco la cugina, Um Abdallah, 48 anni. Usano i soprannomi di famiglia. Ma forniscono dettagli ben circostanziati.Trionfa la paura di Hamas e imperano i tabù ideologici alimentati da un secolo di guerre. Chi racconta una versione diversa dalla narrativa imposta dalla «muqawama» (la resistenza) è automaticamente un «aamil», un collaborazionista e rischia la vita.Aiuta però il recente scontro fratricida tra Hamas e Olp. «La censura non è un fatto nuovo, tra le società arabe manca la tradizione culturale dei diritti umani. Avveniva sotto il regime di Arafat che la stampa venisse perseguitata. Con Hamas è peggio», sostiene Eyad Sarraj, noto psichiatra della Striscia. E c'è un altro dato che sta emergendo sempre più evidente visitando cliniche, ospedali e le famiglie delle vittime del fuoco israeliano. Il loro numero appare molto più basso dei quasi 1.300 morti, oltre a circa 5.000 feriti, riportati da Hamas. «I morti potrebbero essere tra 500 e 600. Per lo più ragazzi tra i 17 e 23 anni reclutati da Hamas, che li ha mandati letteralmente al massacro», ci dice un medico dello Shifa, il più grande ospedale di Gaza. Un dato confermato anche dai giornalisti locali: «Hamas commette un vecchio errore. Perché insistono nel gonfiare le cifre delle vittime? Strano tra l'altro che le organizzazioni non governative straniere le riportino senza verifica. Alla fine la verità potrebbe venire a galla».Come si è giunti a queste cifre? «Prendiamo il caso del massacro della famiglia Al Samoun del quartiere di Zeitun. Quando le bombe hanno colpito le loro abitazioni hanno riportato che avevano avuto 31 morti. E così sono stati registrati dagli ufficiali del ministero della Sanità di Hamas. Ma poi, quando i corpi sono stati effettivamente recuperati, la somma totale è raddoppiata a 62 e così sono al computo dei bilanci totali», spiega Masoda Al Samoun di 24 anni.È sufficiente visitare qualche ospedale per capire che i conti non tornano. Molti letti sono liberi all' Ospedale Europeo di Rafah. Lo stesso vale per il Nasser di Khan Yunis. Solo 5 letti dei 150 dell' Ospedale privato Al-Amal sono occupati. A Gaza City è stato evacuato lo Wafa, bombardato da Israele a fine dicembre. L'istituto è noto per essere una roccaforte di Hamas.Lo Al Quds è stato a sua volta colpito la seconda settimana di gennaio. Lo racconta Magah al Rachmah, 25 anni, abitante a poche decine di metri dal complesso sanitario. «I miliziani si erano rifugiati soprattutto nel palazzo dell'amministrazione.Usavano le ambulanze e avevano costretto autisti e infermieri a togliersi le uniformi con i simboli dei paramedici, così potevano sfuggire ai cecchini israeliani ». Tutto ciò ha ridotto di parecchio il numero di letti disponibili. Pure, lo Shifa resta ben lontano dal registrare il tutto esaurito. Sembra fossero invece pieni i suoi sotterranei. «Hamas vi aveva nascosto la stanza degli interrogatori per i prigionieri di Fatah», dicono i militanti del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina.È stata una guerra nella guerra questa tra Fatah e Hamas. Le organizzazioni umanitarie locali, per lo più controllate dall'Olp, raccontano di «almeno una ventina di esecuzioni, casi di tortura, rapimenti nelle ultime tre settimane» perpetrati da Hamas.Uno dei casi più noti è quello di Achmad Shakhura, 47 anni, abitante di Khan Yunis. Era stato rapito per ordine del capo della polizia locale di Hamas, Abu Abdallah Al Kidra, quindi torturato, gli sarebbe stato strappato l'occhio sinistro, e infine ucciso il 15 gennaio. (CORRIERE della SERA)

12 commenti:

kosovaro ha detto...

addio a tutti.
fino a quando non cambierà l'impostazione di questo blog non avrò più niente da dire.
incitazioni al razzismo e informazioni tendenziose non trovano riscontro nella mia politica.
...potrei attingere a fonti che accusano gli israeliani degli stessi crimini, a cosa servirebbe?
se si continua su questa linea non mi sentirete più, per la gioia di tanti.
io voglio costruire, non incitare o giustificare chi fa la guerra, dall'una e dall'altra parte.

marco.

Anonimo ha detto...

@beh caro amico kosovaro è il corriere della sera la fonte a cui fa rifermento il post...mica la "gazzetta del sionista"
by eraclix

Anonimo ha detto...

Si costruisce sula realtà mica sulle ali di UTOPIA.
L'autore dell'articolo del quotidiano milanese è stato citato perchè molto vicino alla causa palestinese.
by eraclix

Calescopio ha detto...

a volte non conta la fonte da cui si attinge una informazione, ma l'interpretazione che si dà ad essa, e la strumentalizzazione che se ne fà...

l'informazione oggi è tanta che genera magari confusione... si può confermare tutto e il contrario di tutto.

quello che contano invece credo che siano non gli ideali politici, ma di pace e di libertà..

Anonimo ha detto...

@calescopio:l'ideale di libertà e di pace è insito in una realtà quella israeliana la quale per sua cultura vive della speranza di continuare a vivere. L'esaltazione della vita, ora contrapposta all'ideale della morte come martire e come migliore regalo ad allah di hamas che governa e controlla Gaza continuando a disconoscere israele come stato e come entità.
by eraclix

Calescopio ha detto...

non credo che la tua verità valga anche per le vittime dei missili israeliani... onestamente credo che tutte le guerre siano sbagliate... e non mi piace il fanatismo religioso, politico...

credo che sia da una che dall'altra parte delle barricate ci siano persone con una loro dignità.
Capisco che possano farti più simpatia i ricchi e filo-statunitensi israeliani di quei "4 pecorari" di palestinesi che sanno tirare solo pietre.. ma non lo condivido!!

Anonimo ha detto...

non ho simpatia dei ricchi e belli contro i pecorari e poveri. La differenza tra le due cose è sostanziale da un lato il desiderio di vivere in pace nel proprio stato e la volontà di riconoscere uno stato palestinese vicino di casa, dall' altra l'assoluta mancanza di idea di poter ipotizzare uno stato ebreo alle porte. E pur di cancellarlo da ogni mappa reale o cartacea si è disposti a farsi esplodere in mezzo ai civili.La cultura della morte contro quella della vita e del desiderio di sopravvivere.
Icivili uccisi sono purtroppo un ulteriore vittima della cecità di questi esseri
by eraclix

Anonimo ha detto...

Sono rimasto in silenzio per troppo ...
Ma perché ti ostini a credere che la verità sia solo da una parte.
Tu eri quello che aveva messo le vignette anti-islam nel blog!
Vignette che per fortuna hai avuto il buon senso di togliere!

Ma sei sicuro che l'islam sia il male da combattere?

Commentami questi precetti del Talmud...

La proprietà di un gentile (non ebreo), secondo la nostra legge, non appartiene a nessuno e il primo ebreo che passa può prendersela. (Talmud, Schulcan Amen 156)

Non è permesso derubare un fratello, ma è permesso derubare un non ebreo.
(Levitico XDC,13)

Un ebreo può mentire e spergiurare per condannare un non ebreo. Il nome di Dio non è profanato quando si mente ai cristiani. (Talmud, BabaKama, 113a, 113b)

Tutti i non ebrei sono solo degli animali, quindi tutti i loro bambini sono bastardi.
(Talmud, Yebamoth, 98°)

Anche il migliore dei Goyim (non ebrei) dovrebbe essere ucciso.
(Talmud, Abhodah Zarah, 26b)

Concludo dichiarandomi avvilito, di fronte alle tue esternazioni. Premetto che non sono filo palestinese, ma dubitare del fatto che Gli Israeliani possano aver ucciso miglia di arabi o che abbiano usato bombe al fosforo lo trovo sconcertante.
Vatti a leggere , se hai voglia, l'articolo del "The Guardian" - che per chi non lo sapesse e un giornale di destra inglese -

www.guardian.co.uk/world/2009/jan/13/gaza-israel-war-crimes

Concludo riportando una frase che piacerà sicuramente a qualcuno:

La Grande Bugia è una bugia così enorme da far credere alla gente che nessuno potrebbe avere l’impudenza di distorcere la verità in modo così infame.
(Adolf Hitler, “Mein Kampf”)
”)

Anonimo ha detto...

@sigfrido..bentornato..!!
Non ho mai sostenuto che gli israeliani siano dei santi.Non credo che l'uomo in quanto tale possa esserlo, nel senso di immune dal male.
Ho sempre sostenuto (e continuo a farlo) che sono l'unica luce di democrazia e libertà in quell'area. Se vuoi una democrazia imperfetta come le altre ma pur sempre una democrazia che non ha alcun progetto annientatore o eliminatore ma solo volontà assoluta di sopravvivere.

Calescopio ha detto...

@ eraclix la verità non è sempre o tutta bianca o tutta nera, a volte ci possono essere sfumature di grigio...

Calescopio ha detto...

@ eraclix ti immagini se un giorno l'austria avesse qualche pretesa in italia? e gli spagnoli? e i cartaginesi? e i normanni? e...

prima del 1948 dov'erano gli israeliani?

e se domani i cinesi si organizzano e fanno un altro stato in italia?
vorrei vederti a difendere la loro causa!

Romoletto ha detto...

Per Caleiscopio: Ragioniamo all'inverso allora.
T'immagini che l'Italia cominciasse ad accampare i propri diritti sulla Spagna, Portogallo, Francia, Belgio;Olanda Germania, Romania; Austria; Slovenia, Croazia; Serbia, Montenegro, Albania, Macedonia, Grecia, Bulgaria, Ungheria, Bulgaria, Slovacchia, Rep.Ceca, Tunisia, Libia, Egitto, Giordania, Siria, Iraq, Arabia Saudita, Persia in parte etc etc che facevano parte dell'impero Romano.
Dove erano allora gli arabi e sopratutto i musulmani? E se i discendenti degli antichi Egiziani decidessero di buttare a mare gli Egiziani arabi, tu da che parte staresti.
Cortesemente non farmi questi ragionamenti inutili, che non portano a nulla.

"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks