mercoledì 16 giugno 2010

Happy hour?!..Si grazie (con attenzione)


L'Happy Hour è diventato ormai un appuntamento immancabile del "pre-serata", un' occasione per stare insieme "mangiucchiando" e bevendo qualcosa, in attesa di divertirsi a cena e nel dopo cena.
Questo rito divenuto glamour, nasce in Inghilterra con un altro scopo: richiamare clienti, nella fascia orario post lavoro tra le 17 e le 18, praticando sconti sui drink. In Italia è stato adottato cambiando un po’ la sua originaria natura combinandolo allo storico momento dell'aperitivo con il risultato che, se prima si stuzzicava l'appetito, ora si arriva a sostituire di fatto la cena. Questa abitudine rischia però di farci fare il pieno di calorie tra drink alcolici e stuzzichini che se non tenuti a freno, rischiano di trasformare questo piacevole appuntamento in un'insidia bella e buona per il girovita.
L'errore principale che si commette partecipando ad un Happy Hour, è quello di non considerarlo un pasto a tutti gli effetti, credendo che sia solo uno spuntino frugale. Per non sbagliare ecco alcuni consigli su come orientarsi tra salumi e formaggi, patatine e tartine, insalate di riso e arachidi.
Ogni volta che vi trovate di fronte al tavolo del buffet, prima di iniziare a saccheggiarlo, ricordate che le pietanze più gustose generalmente sono anche le più caloriche. In questo modo avete un'idea immediata dei cibi che possono essere presi e quelli che vanno proprio evitati. Se di uno stesso alimento troviamo diverse versioni come ad esempio insalata semplice o con maionese, è ovvio che la scelta dovrebbe ricadere sull'insalata senza maionese soprattutto perché entrambe saziano alla stessa maniera con la sola differenza dell'apporto calorico. Quando abbiamo la possibilità di prendere la pasta o altri cibi direttamente dal vassoio, sarebbe meglio evitare di mettersi nel piatto porzioni troppo condite, allo stesso modo sarebbe meglio evitare di "pescare" troppo a fondo prendendo i grassi che si accumulano sul fondo.
Assolutamente da evitare sono quegli stuzzichini da bancone come patatine fritte, arachidi e pistacchi che hanno il terribile difetto di farsi mangiare con estrema facilità. Il problema è che una piccola porzione di questi cibi corrisponde ad un eccessivo apporto calorico visto che le patatine hanno 536 calorie per 100gr, le arachidi 602 e i pistacchi 601. In questo caso insieme alle calorie si assume anche molto sale che è il responsabile della ritenzione idrica.
Anche i drink sono pericolosi perché ingannano la nostra percezione di calorie in quanto non saziano, ma apportano calorie in eccesso. Per non dover scegliere bevande "fuori moda" come ad esempio succhi di frutta (anche se non sarebbe sbagliato), consigliamo un semplice bicchiere di spumante, di prosecco o un Bellini che non superano le 80 calorie a bicchiere (cercando di limitarsi ad un solo bicchiere!). In conclusione possiamo affermare che resistere alle tentazioni dell'Happy Hour è molto difficile, ma se non si vogliono vanificare precedenti sacrifici o giorni di duro allenamento è meglio non lasciarci andare completamente ai piaceri degli appuntamenti mondani.
Una scelta saggia è quella di scegliere verdure perché, soprattutto se mangiate all'inizio, saziano e sono light purché siano grigliate, crudité o sottaceto mentre sono da evitare quelle sottolio.
Se una sera abbiamo straviziato perché non siamo proprio riusciti a resistere, si può rimediare restando leggeri il giorno successivo mangiando verdure e molta frutta, che aiutano a compensare la disidratazione provocata dall'alcool e a non aggiungere ulteriori calorie riuscendo però a saziare. Per conoscere tutti i contenuti calorici dei cibi potete consultare la Tabella delle calorie.

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"....la piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita."

John Kirwan ex allenatore nazionale italiana e giocatore degli All Blacks