Zdeněk Zeman
Poi telefonate di giornalisti che vogliono sapere delle mie reazioni al no di Monti alle Olimpiadi a Roma. Mi dicono che mi chiamano conoscendo la mia posizione pro-Olimpiadi (ci mancava che dicessero anti-Monti…). In realtà non ho mai né detto né pensato nulla sulle Olimpiadi. Interessante però che succede: sei pro-spesa? Allora entri nel partito del “qualsiasi spesa pubblica va bene”. Cose che succedono quando vivi in un Paese i cui rappresentanti e gli opinion-makers dicono solo che bisogna ridurre ridurre ridurre la spesa!
Torniamo a noi. Cosa ho detto ai giornalisti dopo essermi (un minimo) documentato? Che i dati sulle Olimpiadi sinora svolte, comprese quelle di Atene, parlano di investimenti co-finanziati dal settore privato, di dimensioni ampie per un singolo evento, ma non enormi. Quelle di Atene furono attorno all’ 1% di PIL (mi vien da ridere quando qualcuno dice che furono la causa della crisi greca) e studi di una qualche credibilità scientifica sostengono che esse abbiano generato una crescita aggiuntiva di circa 1% di PIL negli anni precedenti ai Giochi (ed addizionale occupazione e minore disoccupazione) e un impatto minore che sfuma nel tempo al termine dei Giochi. Altri Giochi producono stime simili. Ripagandosi pienamente, ma non troppo di più.
Insomma certamente non si può dire che sono uno spreco. Né un investimento dal grande ritorno. E’ esattamente questo il punto. “Insomma Professore, lei sta con Monti o Alemanno”? Con nessuno dei due. E’ una follia, chi mi legge lo sa bene, rinunciare a spendere in una recessione come questa, miriadi di studi scientifici lo sostengono e l’evidenza di questi anni lo dimostra (penso alla Grecia? Non c’è bisogno di cercare così lontano, noi siamo un esempio perfetto di cosa fa l’austerità. Oggi Giavazzi sul Foglio ha spostato l’asticella ancora di più nell’abisso parlando di una crescita del PIL 2012 al -3%, chissà perché!).
E dunque? Fare le Olimpiadi?
Ma scherziamo? E mettere in sicurezza le scuole dei nostri ragazzi? Fornire materiali scolastici ed ambiente puliti ai nostri maestri? E dare dignità ai nostri carcerati invece che sbatterli per strada in attesa che si droghino o che tornino in carcere più umiliati di prima? E mettere mano al nostro dissesto geologico? E Pompei? E gli ospedali? E i campi di calcio per i ragazzi (bellissimo Zeman, grande Zeman, ieri sul Foglio: “servono strutture per consentire ai ragazzi di tornare a giocare, per ore e ore, sempre col pallone tra i piedi. Come si faceva una volta, da mattina a sera, per strada”)? E le attrezzature scientifiche per i nostri laboratori universitari?
Da più di un decennio abbiamo fatto il contrario dei tedeschi e degli americani, che hanno un settore privato forte perché hanno uno stato forte e presente, riducendo gli investimenti pubblici in maniera drastica. E allora prendete quei dannati soldi per le Olimpiadi e date dignità a questa bellissima favola ingrigita chiamata Italia con uno Stato forte e degno di questo nome. Un po’ di coraggio per Dio.
FONTE:http://www.gustavopiga.it/2012/medaglia-a-monti-o-alemanno-a-zeman-che-domande/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=medaglia-a-monti-o-alemanno-a-zeman-che-domande
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